Il progetto MeteoHeroes non è basato solo sull’intrattenimento. Come abbiamo raccontato in un altro post, la partnership con Legambiente -diretta al supporto della campagna per la salvaguardia delle api Save the Queen– ha permesso all’album di figurine creato all’interno del nostro Studio per Idealab di approdare a scuola.
Di fronte a questa enorme opportunità, abbiamo pensato con il nostro cliente e in accordo con il licienziante del marchio MeteoHeroes di preparare del nuovo materiale da usare proprio in classe.
Per creare il kit scolastico MeteoHeroes siamo partiti dal target, volevamo infatti che ci fosse del materiale studiato sia per gli alunni sia per gli insegnanti. Ovviamente questi due pubblici sono molto diversi fra loro, diverse sono le esigenze e le modalità di apprendimento.
Per i ragazzi, sapevamo che qualsiasi informazione di valore dovesse passare da una confezione attraente e capace di intrattenere e divertire. È dimostrato scientificamente che si impara di più e meglio ciò che ci interessa, e ciò che ci incuriosisce a pelle lo fa perché scatena in noi ricordi e associazioni molto vicine alle dinamiche presenti nelle attività di gioco. Per gli studenti abbiamo quindi deciso di creare delle storie interattive a bivio da poter essere fruite sia da soli che in classe (questo per adattarsi alle possibili esigenze di didattica a distanza dovute alla situazione pandemica che stiamo affrontando).
Le storie a bivio non sono altro che storie semiaperte, che danno la possibilità al lettore di compiere delle scelte all’interno della narrazione e di visionarne le conseguenze. In sostanza, gli alunni di una classe avrebbero avuto la possibilità non solo di conoscere meglio delle problematiche ambientali ma anche di mettere in pratica degli interventi risolutivi appropriati al problema presentato. Ai ragazzi si chiedeva per esempio di decidere come spegnere un incendio scegliendo tra 2 possibilità: una avrebbe portato all’estinzione delle fiamme, l’altra invece avrebbe aggravato l’incendio, spiegando i motivi scientifici alla base di tale risultato. Attraverso il gioco e associando alle parole delle azioni volevamo incentivare la ritenzione del messaggio in stile sempre MeteoHeroes, quindi divertente e fresco.
Operativamente, siamo ripartiti dalla selezione degli episodi, cercando quelli che meglio potessero essere raccontati tramite l’uso dei bivi. Una volta individuati i 2 episodi (Giungla di fuoco e SOS api) sui quali sviluppare altrettante storie a bivio, ci siamo concentrati sulla selezione dei frame adatti per raccontare i momenti clou della storia; parallelamente abbiamo studiato la struttura narrativa degli episodi e del linguaggio in essi contenuto per riprodurlo nei testi da abbinare alle possibili scelte.
Anche in questo caso il rapporto tra copywriter e grafico è stato stretto: tutt’e due dovevamo essere d’accordo sui frame da selezionare dal punto di vista grafico e sul tono di voce dei testi da presentare, che dovevano scorrere lisci senza far avvertire al lettore che già conosce i MeteoHeroes alcun salto di registro o linguaggio. Inoltre i bivi non potevano essere raccontati solo dalle parole ma dovevano sempre avere un riferimento iconico preso dagli episodi.
Per quanto riguarda la grafica poi abbiamo deciso di riprodurre gli elementi tipici di una storia interattiva con bottoni, frecce e minicopy che agevolassero la navigazione in avanti ma anche indietro, per dare la possibilità a chi faceva una scelta sbagliata a un bivio di tornare indietro e sperimentare un altro percorso.
Per gli insegnanti invece è stato scelto un format diverso: non la grafica di un’app ma la struttura di una pagina di giornale con la sua gabbia menabò dove inserire i contenuti utili per preparare una lezioni sui temi delle foreste e su quello delle api e della biodiversità.
Oltre al testo principale, presentato come l’articolo di apertura di una pagina di giornale, sono stati inseriti nella spalla -in modo simile alle notizie brevi di un quotidiano- dei link di approfondimento per arricchire ancora di più i contenuti della lezione. La grafica del quotidiano si è rivelata una scelta vincente perché permette di condensare in un’unica pagina molte informazioni collaterali, si può dire, forzando un po’, che il menabò usato in questo modo si avvicini molto alla versione analogica dell’ipertesto digitale.
Oggi tutto questo materiale che forma il kit educativo MeteoHeroes è messo a disposizione gratis di insegnanti e ragazzi, per accedervi basta un clic.
Un clic che è anche la chiusura di un cerchio, che inizia da un album di figurine, passa dalla famiglia e dalla scuola per approdare, speriamo, in una rinnovata attenzione per il nostro pianeta.