Da martedì 14 settembre è finalmente in libreria “Hokusai: l’anima del Giappone”, una biografia a fumetti scritta da Francesco Matteuzzi e disegnata da Giuseppe Latanza, edita da Rizzoli. La Graphic Novel ispirata alla vita del celebre pittore giapponese contiene circa quattrocento illustrazioni a colori distribuite nelle 128 pagine e racconta la storia della vita di Hokusai e la sua visione del Giappone, raccontando di come l’artista arrivò a creare La grande onda nel contesto storico dell’era Edo.

Hokusai nacque intorno al 31 ottobre 1760 a Edo, o nel gergo odierno, Tokyo. Lavorando con le xilografie, la pittura e l’illustrazione di libri, ha creato la serie di stampe xilografiche Trentasei vedute del Monte Fuji dove è presente la già citata e celeberrima opera la grande onda di Kanagawa. Durante i suoi 88 anni di vita, si dice che Hokusai abbia creato ben 30.000 dipinti, schizzi, xilografie e immagini per libri illustrati.

Oltre a scavare più a fondo nella vita e nell’opera dell’artista, la biografia a fumetti racconta il contesto del Giappone dell’era Edo, il periodo noto anche come periodo Tokugawa, compreso tra il 1603 e il 1867, quando il Giappone conobbe una significativa crescita economica e un più diffuso e popolare fermento delle arti e della cultura.

Matteuzzi è giornalista, sceneggiatore, editore e autore, già caporedattore della più longeva rivista europea dedicata al fumetto, Fumo di China e insegnante di sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics. In precedenza ha già scritto per biografie a fumetti come ad esempio quella della giornalista e attivista russa Anna Politkovskaja o ancora su Philip K. Dick edite da BeccoGiallo e anche sulla vita di Mark Rothko pubblicata da Centauria. Ha anche realizzato una graphic novel più narrativa intitolata Desert Route pubblicata da Renbooks e proprio in queste settimane è stata ristampata sul settimanale Skorpio di Editoriale Aurea. Matteuzzi racconta che il suo fascino per Hokusai è stato innescato da una mostra che ha visto a Copenhagen sulla stampa e l’illustrazione giapponesi, dove il lavoro dell’artista gli è balzato alla mente. Ciò ha portato lo scrittore ad approfondire la ricerca sulla vita di Hokusai, scoprendo la sua eccentrica, ambiziosa e incredibilmente produttiva dedizione all’arte. Da qui nasce la collaborazione con noi di Studio Ram e l’idea di raccontare la sua storia attraverso una graphic novel facendo entrare nel team di lavoro il fumettista e illustratore Giuseppe Latanza, professore di lunga data alla Grafite – Scuola di Fumetto, Disegno e Illustrazione.

Il libro è già stato pubblicato in Francia (Seuil, 15 ottobre 2020), Germania (Midas Collection, 15 marzo 2021) e Inghilterra (Laurence King, 1 aprile 2021).

F. M. – Come ti sei preparato per la scrittura di questo libro? Da che fonti ti sei lasciato ispirare?
Conoscevo già piuttosto bene il lavoro e la vita di Hokusai: in realtà era da tempo che valutavo l’idea di realizzare una sua biografia a fumetti, ma per varie ragioni non se ne era mai presentata l’occasione. Fino a quando, confrontandomi proprio con lo Studio RAM, la possibilità non si è concretizzata. A quel punto è iniziato il lavoro di documentazione vero e proprio, che mi ha portato a consultare tutto il materiale su cui sono riuscito a mettere le mani.

G. L. – Come ti sei preparato per disegnare questo libro? Da che fonti ti sei lasciato ispirare?
La mia principale fonte di ispirazione viene dalle Ukiyo-e, le stampe artistiche giapponesi, raccolte in una cartella sul pc che durante la lavorazione si è riempita fino all’inverosimile. Ho preferito attenermi alle ukiyo-e che non a lavori di altri autori per non esserne influenzato troppo stilisticamente, visto che comunque avevo già bene in mente lo stile da usare. L’unica eccezione alla regola è stato il film d’animazione Miss Hokusai, visto che eravamo in tema.

F. M. – Doverti confrontare con una cultura molto differente dalla nostra per la stesura della biografia ha inciso molto nella fluidità nella scrittura del testo?
Non direi. Scrivere vuole sempre dire mettersi nei panni di altre persone, che hanno abitudini e pensieri diversi dai nostri. Certo, la cultura giapponese è difficile da afferrare nei suoi dettagli, per un profano, ma credo che la difficoltà, se di difficoltà si può parlare, venga prima della fase di scrittura vera e propria, quando stai ancora cercando di decidere come trattare l’argomento. Una volta che hai capito qual è il mondo che devi raccontare, una volta che ti ci sei immerso, la narrazione si sviluppa in modo piuttosto naturale.

G. L. – Doverti confrontare con una cultura molto differente dalla nostra nelle ambientazioni e nel contesto storico quanto ha inciso nel disegnare il libro?
Ha inciso meno di quanto si possa pensare, mi spiego meglio: ho letto e leggo manga da sempre, in parallelo con le produzioni occidentali, perciò la cultura giapponese non mi è estranea così come non lo è il contesto storico visto che numerosi manga sono ambientati in periodi storici giapponesi, quello Sengoku per esempio è quello più sfruttato. Disegnare quella tipologia di finestra, le tegole sui tetti, le porte ecc. solo all’inizio mi era un po’ “forzato” poi una volto sciolto sono andato come un treno.

F. M. – Che rapporto avevi con Hokusai prima di iniziare la lavorazione del libro e com’è adesso?
Lo adoravo prima e lo adoro adesso. Solo che adesso, avendone approfondito diversi aspetti dell’arte e della personalità, forse lo capisco di più. Dire che non si finisce mai di imparare è una banalità, ovviamente, ma è anche vero.

G. L. – Che rapporto avevi con Hokusai prima di iniziare la lavorazione del libro e com’è adesso?
Hokusai per me era un semplice trafiletto nei libri di storia dell’arte, la mostra o il libro tematico occasionale; lo conoscevo si ma solo di vista. Poter disegnare la sua storia e la sua arte mi ha fatto scoprire cose sul “giappone” che non conoscevo, gliene sono grato!

F. M. – La scrittura di questo libro cosa ti ha lasciato?
Io credo che ogni libro, ogni storia che scrivi, alla fine dei conti insegna qualcosa prima di tutto a te che la stai raccontando. Spesso, però, la lavorazione è talmente complessa e stratificata che è difficile capire di che cosa si tratti nello specifico. L’importante, comunque, alla fine dei conti credo sia lasciare qualcosa in chi il libro lo leggerà.

G. L. – Disegnare questo libro cosa ti ha lasciato? Hai dovuto confrontarti con nuovi stili di disegno o integrare delle tecniche per rendere lo stile affine al libro?
In realtà mi ha lasciato la voglia di disegnarne un seguito, diretto o spirituale! Per lo stile avevo già deciso, fin dagli studi e dalle tavole di prova, di utilizzare uno stile più sintetico e che strizzasse l’occhio al manga ed agli anime per la colorazione. Fortunatamente la mia intuizione prima ed esecuzione poi hanno ripagato!

F. M. – Come ti sei trovato nel team di lavoro?
Benissimo, ma non c’erano dubbi. Collaboravo già da tempo con lo Studio RAM, che ha prodotto il libro, e in precedenza avevo anche già lavorato con Giuseppe Latanza, che invece l’ha disegnato. Quindi sapevo già che le cose sarebbero andate molto lisce, e in effetti così è stato.

G. L. – Come ti sei trovato nel team di lavoro?
Benissimo, avevo già collaborato con Francesco e lo Studio RAM e l’ottima esperienza si è ripetuta.

F. M. – Il libro è già uscito in Francia, Germania e Inghilterra e finalmente ora in Italia. Come è stato accolto?
Sì, quella italiana è la quarta edizione del libro, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico. Purtroppo la pandemia non ci ha permesso di fare presentazioni e quindi non abbiamo avuto modo di testare le reazioni sul campo, quindi per adesso a parlare sono solo i freddi numeri delle tirature e del venduto… quelli sono molto positivi, e la speranza è, ovviamente, di riuscire a incontrare i lettori almeno qui da noi.

G. L. – Il libro è già uscito in Francia, Germania e Inghilterra e finalmente ora in Italia. Come è stato accolto?
Da quello che so in Francia la prima tiratura è andata esaurita ed è stata ristampata ed anche negli altri mercati, leggendo i commenti e le recensioni che siamo riusciti a trovare, è andata davvero bene, nonostante il periodo della pandemia in cui è uscito…speriamo che l’Italia risponda allo stesso modo!

Qui il link per l’acquisto del volume > https://www.libreriarizzoli.it/…/eai978889183333/