Abbiamo parlato più volte di tecniche di animazione video e soprattutto di videoscribing, non vi abbiamo però mai raccontato di come un video scribe possa generare nuove relazioni, occasioni e in definitiva avere un impatto su un’intera comunità.
Oggi in pratica vi parleremo di come abbiamo aiutato a cambiare il mondo dell’associazionismo esperantista. Collaboriamo infatti da qualche anno con l’associazione bolognese Bunta Esperanto impegnata in progetti europei diretti alla formazione per adulti. Detta così, sembra un mondo lontanissimo dal fumetto, dall’animazione e dai nostri argomenti preferiti, ma non è così.
La comunità esperantista è riunita in molte organizzazioni presenti in tutto il mondo: oltre all’UA, Associazione Universale, esiste TEJO, che riunisce e organizza la fazione giovanile del mondo esperantista. A queste si aggiungono le varie Federazioni Esperantiste nazionali (in Italia, la FEI), che spesso si occupano di organizzare corsi di apprendimento dell’Esperanto, e una vastissima galassia di altre associazioni, ciascuna specializzata in un ambito ben preciso, come gli scout verdi esperantisti o appunto la bolognese BEA (Bunta Esperanto Asocio), impegnata nella scrittura di progetti che usano l’Esperanto (lingua riconosciuta dall’UE) come lingua privilegiata per impartire formazione ad adulti provenienti dai Paesi dell’Unione.
Il mondo esperantista ha un’agenda fitta di appuntamenti e attività ma aveva un problema: risultava evidente una mancanza di coordinamento e in generale di comunicazione dei valori, della lingua e delle attività svolte. Questo piccolo particolare fa sì che oggi di Esperanto si parli poco o nulla e nella nostra società telematica e interconnessa chi non comunica praticamente non esiste. Inoltre, il difficile processo di comunicazione basato su attività slegate tra loro rendeva difficile ottemperare ai precisi obblighi di comunicazione e pubblicità previsti in cambio del finanziamento di un progetto. Infine, non si può tralasciare il fatto che gli stessi progetti vengono valutati anche in funzione di chi li presenta e dell’esperienza che il proponente riesce a dimostrare in un particolare campo. In quest’ottica, le attività di comunicazione costituiscono un buon sistema pubblico e facilmente accessibile per farsi un’idea di chi ci sia dall’altra parte di un messaggio di comunicazione.
Una volta identificato internamente il problema, BEA, che è un’associazione indipendente da FEI e UA, ha potuto decidere in autonomia di rivolgersi a dei professionisti, noi di Studio RAM.
Ciò che abbiamo proposto a BEA è stata una strategia su due fronti: da una parte la comunicazione esterna, dall’altra quella interna. Nel primo caso, per aumentare la presenza e la reputazione in rete abbiamo creato il sito dell’associazione, collegato a sua volta ai siti dei diversi progetti approvati; abbiamo aperto e gestito dei profili social su Instagram e Facebook e e ci siamo occupati anche della comunicazione istituzionale dei vari progetti e della stessa associazione sulle piattaforme dedicate alla formazione per adulti e ai progetti europei, tutto grazie alla produzione di contenuti testuali, grafici e video professionali, originali e pertinenti, organizzati in un piano editoriale multicanale. Questo tipo di comunicazione esterna è stato affiancato alla comunicazione interna, c’era infatti bisogno di istruire chi partiva per le diverse tappe di mobilità all’estero su come raccogliere i materiali dei vari seminari e corsi di formazione per poi realizzare i contenuti. Oltre a questo, abbiamo pensato potesse essere interessante proporre , anche in vista del lock down che ha bloccato per diversi mesi le partenze per l’estero, strumenti di facilitazione per condurre e somministrare i corsi di formazione. È così che sono nati i video scribe Forma il formatore e le slide delle diverse sessioni. Questi prodotti, realizzati in modo professionale, hanno cambiato la percezione dei corsi di formazione: i video scribe infatti divertono e catturano l’attenzione aumentando la ritenzione del messaggio e permettono di visualizzare dati anche complessi accrescendo la partecipazione attiva.
Il lavoro che abbiamo svolto ha prodotto in definitiva due risultati: altre associazioni europee si sono rivolte a noi per gestire la loro comunicazione e l’associazione Bunta Esperanto si è stabilita come attore di rilievo nel mondo esperantista, incrementando anche il numero di progetti europei nel quale è coinvolta.
Una situazione vincente per tutti insomma. E siamo ancora solo all’inizio.
E ora, dato che un’immagine vale più di mille parole, vi lascio alla visione del video scribe.