Da quando apparvero la prima volta come semplici oggetti promozionali, le figurine hanno fatta molta strada nel cuore di grandi e piccoli in tutto il mondo. In Italia inizia tutto nel 1950 con gli “Animali di tutto il mondo” di Edizioni Astra, veri e propri pezzi da collezione. Da quel momento le figurine e gli album in cui attaccarle sono diventati veri e propri oggetti della cultura popolare, destinati maggiormente ad un pubblico più giovane ma, come vedremo, largamente apprezzati o addirittura amati anche dagli adulti.
Oggi le figurine non sono soltanto oggetti da collezione o delle piccole immagini adesive da attaccare in un album, sono una vera e propria dimostrazione di amore. L’aspetto psicologico di questi piccoli sticker è molto più importante rispetto a quanto possiamo superficialmente pensare, tutti noi ex collezionisti abbiamo infatti ricordi preziosi della nostra infanzia associati alla raccolta di figurine. L’atto di regalare ai propri figli gli sticker o gli album come ricompensa, ma anche semplicemente come gesto d’affetto, innesca un meccanismo nella mente del bambino o della bambina che vedono nell’azione di attaccare le figurine tutto il loro desiderio di restare vicini il più possibile alle persone che amano. Rappresentano, quindi, in modo chiaro l’amore della mamma (o del papà, del nonno, dello zio, etc.) che fa sentire al sicuro i più piccoli.
Questi ricordi rimangono custoditi nella mente dei bambini, è per questo che da grandi, nonostante la vita adulta lasci poco spazio agli svaghi di questo tipo, ogni volta che si vedono album di figurine scappa sempre un sorriso generato dal riaffiorare di un bel ricordo. Inoltre, questo è il meccanismo che spinge i genitori a donare ai propri figli lo stesso momento emotivo che ricordano di aver vissuto da piccoli, racchiuso tutto nella semplicità di un gesto.
Gli aspetti psicologici, però, non si limitano solo alla sfera emotiva. È provato, infatti, che il gioco di classificazione, il riconoscimento di figure e di categorie, è un esercizio mentale molto sano per l’infante e lo aiuta a sviluppare l’intelletto.
Collezionare ed attaccare figurine, inoltre, stimola tutti i sensi. Non solo i cinque che siamo abituati a considerare (chi di noi non ricorda ancora perfettamente l’odore dell’album nuovo o delle figurine appena aperte) ma anche i sensi emotivi e psichici, come quello dell’estetica, dell’arte, dell’ordine, delle proporzioni.
È impossibile ignorare, tra questi, uno degli aspetti più visibili ed importanti del collezionare figurine: l’aspetto sociale. La socializzazione veicolata da questa passione è ancora intatta anche negli adulti, quindi è facile comprendere quanto sia importante nello sviluppo di un bambino. Sono uno strumento di socializzazione, consolidano le amicizie, le alleanze, e abituano a una competizione sana in cui ognuno porta a termine il proprio obiettivo e misura se stesso rispetto al completamento di un compito, magari cercando di raggiungerlo prima dell’altro, senza però trascurare di regalare qualche doppione ad un compagno, se gli serve per completare un “vuoto” fisico (sull’album), ma anche ideale, colmando un momento di solitudine o dispiacere con un gesto generoso.
L’ultimo aspetto da considerare, anche questo molto visibile e riconosciuto, è senz’altro l’aspetto educativo. Esistono album di figurine i cui protagonisti, a misura di bambino, riescono ad istruire su argomenti delicati ed importantissimi, come ad esempio i MeteoHeroes e la questione ambientale. I MeteoHeroes sono sei ragazzi supereroi che combattono per l’ambiente e contro l’inquinamento creato dal loro arcinemico Dr. Makina e dai suoi maculans. In sei punti lontani del Pianeta scoprono di avere poteri speciali: ciascuno di loro può scatenare un agente atmosferico. Come tutti i ragazzi però non riescono ancora a dominare i poteri, per questo motivo il giorno del loro decimo compleanno sono invitati a trasferirsi nel Centro Epson Meteo dove potranno essere addestrati per salvare la terra dal riscaldamento climatico e dall’inquinamento. A guidarli in questa grande avventura ci sono la raffinata intelligenza artificiale Tempus e la scienziata Margherita Rita, il cui nome deriva e rende omaggio a due grandissime donne di scienza, Margherita Hack e Rita Levi Montalcini. A loro si affianca il pinguino Peegu, grande amico di Tempus e valevole risorsa per capire cosa dicono gli animali.
I temi cardine e i valori che i MeteoHeroes vogliono trasmettere sono il rispetto dell’ambiente e della natura, l’amicizia, l’importanza della conoscenza, la solidarietà, l’inclusività e la parità di genere.
In ogni impresa che affrontano si intrecciano due linee narrative: la vita quotidiana dei ragazzi, costituita da piccoli problemi e da continue scoperte su se stessi, i rapporti interpersonali e il mondo, e un problema ambientale da affrontare e risolvere attraverso lo scontro con il terribile Dr. Makina, che incarna la figura dell’inquinatore per antonomasia. Tutto ciò, studiato e creato da squadre di pedagoghi e psicologi, serve per veicolare nel modo più semplice e con un linguaggio vicino ai bambini il fatto che anche loro possono diventare supereroi dell’ambiente. Il tutto tramite un album di figurine, strumento che stimola la ritenzione del messaggio, associando l’azione e il divertimento della collezione di figurine alla diffusione di messaggi positivi ed educativi e all’interiorizzazione cognitiva di questi messaggi.
Per quanto lo sviluppo tecnologico stia facendo passi da giganti sempre più veloci, è perciò una cosa importante e preziosa conservare i piccoli, semplici momenti di contatto creati dalla raccolta di figurine, perché questi momenti di apparente divertimento puro sono in realtà capaci di instaurare rapporti ed insegnare grandi valori. Quelli elencati sono alcuni dei motivi che stanno consentendo agli album di figurine di sopravvivere alla grande accanto ad app, social e a tutto l’intrattenimento digitale. Perché non per forza il digitale deve sostituire tutti i momenti analogici: si può convivere insieme, per il bene dei più piccoli e per farli crescere nel modo migliore possibile..