A partire dai primi anni 2000 si è sviluppata sempre di più la tendenza ad utilizzare come tecnica di promozione il booktrailer. Cos’è? Un breve video, solitamente della durata non superiore ai 2 minuti, che, attraverso l’utilizzo di immagini, parole e suoni, riprende la trama del libro e invoglia l’utente a leggerlo. Funziona più o meno come con i film ma con i libri. A volte le copertine non bastano per entrare in empatia con il libro, soprattutto quando in libreria la scelta è vastissima e diventa complesso prendere una decisione.

Il booktrailer poggia su un equilibrio complicato: non deve riassumere o svelare troppo del contenuto del libro ma deve ricrearne l’atmosfera – in brevissimo tempo – e, in un certo qual modo, convincerci nell’acquisto. Gli scrittori stessi di solito si dividono in due fazioni distinte: booktrailer SI, booktrailer NO. Molti hanno paura che il video possa svilire la complessità dell’intero progetto, non trovandosi in affinità con le logiche della vendita e del marketing, optando per metodi di promozione più comuni (video recensioni, video letture, presentazioni). Gli scrittori a favore invece notano nel booktrailer un’opportunità ulteriore: una finestra per la visualizzazione del proprio lavoro e per la sua diffusione, consci che oggi il video è uno degli strumenti più utilizzati sui social network per la vendita e la comunicazione (vedi articolo precedente Video e social network: com’è cambiata la comunicazione?). Infatti il booktrailer è un ottimo strumento in una strategia di marketing più ampia perché può essere distribuito su tutti i social network, You Tube, il proprio sito internet. È immediato, efficace e versatile.

I dati ci dicono che i lettori in Italia non sono tantissimi – anche se a ottobre la percentuale di cittadini (15-74 anni) che dichiara di aver letto un libro (compresi eBook e audiolibri) negli ultimi dodici mesi si attesta al 61%, contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018 (https://plpl.it/crescono-i-lettori-in-italia-nellanno-della-pandemia-lindagine-cepell-aie/#:~:text=16%20dicembre%202020,e%20il%2055%25%20del%202018). L’idea, quindi, di utilizzare questo strumento per diffondere e promuovere un libro sembra essere vincente.

Può essere una banalità ma non ci sembra scontato sottolinearlo: è inevitabile che il booktrailer debba essere realizzato da professionisti, così da valorizzare effettivamente il lavoro e non rischiare l’effetto contrario come la perdita di interesse o un tristissimo switch al prossimo video.


Nel panorama italiano i booktrailer sono comparsi all’inizio degli anni duemila. Infatti da un articolo di Libreriamo.it scopriamo che:
IL FENOMENO BOOKTRAILER IN ITALIA – Oltre agli Stati Uniti e Regno Unito, il booktrailer si è rapidamente diffuso in tutto il mondo. Nel 2004 la casa editrice Marsilio realizzò il primo vero booktrailer, per il romanzo “Kiss me, Judas” di Will Christopher Baer. Seguì l’esempio la casa editrice Mondadori, con il booktrailer de “Il totem del lupo” e di Come Dio comanda di Niccolò Ammaniti, […].
(https://libreriamo.it/libri/i-6-booktrailer-italiani-piu-visti-su-youtube/)

Sapevi che ci sono dei festival del book trailer?
Il booktrailer si inserisce come genere video permettendo l’istituzione di concorsi e premi.
Per esempio il Booktrailer Film Festival. La sua prima edizione risale al 2008 con 10 booktrailer in gara mentre il contest nel 2020 ne contava ben 290.
Dal loro sito si legge: Uno spazio d’incontro e di confronto sulla lettura e sulle sue modalità di promozione attraverso il linguaggio del cinema. Un concorso scolastico internazionale a premi. Un festival che, dal 2006, porta a Brescia studenti e insegnanti da tutta Europa per imparare, esplorare e incontrare esperti di letteratura, teatro, cinema e televisione. (https://www.booktrailerfilmfestival.eu/)

 

Inoltre, il booktrailer sembra essere un ottimo strumento a scuola. Molti sono i progetti che vedono questo strumento come protagonista nella didattica.
In questo documento (https://passionforeading.files.wordpress.com/2017/12/03_videostorytelling_booktrailer_italiano.pdf) redatto per un progetto europeo dal nome Passion for Reading – booktrailers: an approach to teaching reading appreciation in school leggiamo:
Il booktrailer stimola il pensiero creativo e la media literacy, costituisce per gli studenti un vero e proprio compito autentico poiché favorisce l’unitarietà del percorso di apprendimento (utilizza nella sua ideazione conoscenze e abilità di base). Il digital storytelling è un valido strumento per approcciare qualsiasi argomento curricolare per creare racconti multimediali che utilizzano il linguaggio analogico (verbale), quello espressivo – artistico (non verbale), quello digitale, linguaggi equivalenti per la loro pregnanza formativa.


Anche noi di Studio Ram abbiamo realizzato dei booktrailer:

March di John Lewis, Andrew Aydin, Nate Powell – Mondadori INK

https://www.studioram.it/project/march-di-john-lewis-andrew-aydin-nate-powell-mondadori-ink/

Randagi di Alessandro Mari e disegnata da Francesca Zoni – Rizzoli Lizard  

https://www.studioram.it/project/randagi-di-alessandro-mari-e-disegnata-da-francesca-zoni-ri

zzoli-lizard/


Buona visione!