Per il video sono tempi d’oro!
Nell’ultimo decennio il video è diventato uno tra i metodi più utilizzati per la comunicazione. Per rendersene conto, basta pensare all’incredibile crescita di piattaforme come Youtube, all’avvento delle stories su Instagram e Facebook, alle dirette social, all’esplosione dei canali streaming (Netflix, Prime Video, Infinity, ecc.) e alla nascita di Tik tok e Twitch.
Perchè preferiamo guardare video? Presto detto! Perchè ci raccontano una storia. La narrazione per immagini ci coinvolge immediatamente. Lo storytelling, si sa, è il modo migliore per creare identificazione con l’utente.
La possibilità di creare palinsesti personali – con lo streaming, i social network e il web più in generale – sta modificando di molto anche l’approccio al consumo dei prodotti audiovisivi. Avete mai sentito parlare di Binge Watching? Treccani ci dice che:
“binge watching loc. s.le. m. inv. Visione ininterrotta di una grande quantità di episodi appartenenti a una serie televisiva, che è interamente disponibile in rete o in cofanetti di dvd. […] Binge watching la chiamano gli americani. Letteralmente, trattasi di una maratona televisiva. In pratica, significa guardare cinque, dieci quindici puntate di seguito di un serial. A volte anche intere stagioni in un colpo solo. (Marta Serafini, Corriere.it, 23 luglio 2013, blog La ventisettesima ora). Espressione ingl. composta dai s. binge (‘gozzoviglia’) e watching (‘osservazione, visione’).”
Siamo ingordi di storie e con il video riusciamo a saziarci.
Parlando di panorama italiano nel 2020, da Report Digital riportiamo che:
“Sono infatti quasi 50 milioni le persone online in Italia su base regolare, e 35 milioni quelle presenti ed attive sui canali social. In entrambi i casi, registriamo un aumento rispetto alla rilevazione del 2019.
Non è solamente la quantità di persone presenti ed attive a crescere, ma anche il tempo che decidiamo di passare online: spendiamo 6 ore connessi ad internet ogni giorno, e 1 ora e 57 minuti sui social, in aumento rispetto al dato rilevato nel 2019, che si era fermato a 1 ora e 51 minuti. […]
“Ma quali sono le piattaforme preferite dagli italiani? Nessuno scossone rispetto a quanto riportato l’anno scorso, con YouTube e la famiglia di app di Facebook (WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, nell’ordine) saldamente nella top 5. Ed è proprio Instagram la piattaforma che registra la crescita più evidente, dal 55% al 64%. […] Impossibile naturalmente non toccare l’argomento TikTok: alla prima rilevazione in Italia vediamo un’adozione già all’11% […] Non è solo il desiderio di rimanere connessi con i nostri amici, colleghi, brand preferiti e fonti di ispirazione che ci tiene attaccati ai telefoni, ma anche un’evidentissima ricerca di svago ed intrattenimento. Guardare video online, seguire vlog, l’ascolto di musica, radio online e podcast sono tutte attività che incrociano intrattenimento e desiderio di crescita personale. Conferma di questo
desiderio è anche da trovarsi nella top 10 delle categorie di app più utilizzate dagli italiani: 5 categorie delle prime 7 sono infatti ascrivibili alla sfera dei social e dell’intrattenimento.
(qui il link all’articolo > https://wearesocial.com/it/blog/2020/02/report-digital-2020-in-italia-cresce-ancora-lutilizzo-dei-social e qui alla panoramica globale di Digital 2020 > https://wearesocial.com/it/digital-2020-italia)
La lettura dei dati ma anche l’esperienza personale di ognuno di noi ci fa comprendere che l’incremento del tempo passato su internet e più in particolare sui social network significa anche essere in contatto diretto con il mercato, essendo diventato il web la piazza più grande da cui attingere. Ed ecco che compare il video marketing.
Il video ha degli effetti notevoli anche nella comunicazione e nella vendita oltre che per l’intrattenimento. Forse perché aiuta a vendere intrattenendo?
Il video marketing è la capacità di saper fare marketing aziendale utilizzando le tecniche video. Certamente la qualità dei contenuti è importantissima, perché non basta “fare video” ma è fondamentale che i contenuti siano coerenti con il messaggio che si vuole comunicare per far sì che il tutto funzioni.
Si può utilizzare il video per fare comunicazione aziendale in tantissimi modi, e probabilmente l’emergenza sanitaria, il lockdown e le restrizioni, hanno consacrato questa tendenza, moltissime aziende e professionisti hanno scelto il video per comunicare vicinanza e speranza durante la pandemia di covid-19 e ne hanno scoperto i benefici e le potenzialità commerciali..
Utilizzare un video per promuovere i propri prodotti, la propria azienda o se stessi permette di aumentare la brand awareness (conoscenza/consapevolezza del marchio), fidelizzare i clienti attraverso la comunicazione visiva, abbattere le distanze e allargare l’engagement (coinvolgimento), mantenere attiva la visibilità aziendale e operare in qualsiasi contesto. Mai come in questo momento, il video è diventato un mezzo fondamentale per le aziende che, a causa delle contingenze, non hanno altra vetrina che il web.
Vediamo i dati.
Il video è il metodo comunicativo preferito dagli utenti. Facebook lo diceva già nel 2017 in questo articolo sul video in ascesa in mobile > cinque fattori determinanti per l’ascesa dei video mobile. Nell’articolo si legge che “quando usano lo smartphone, le persone restano 5 volte più a lungo a guardare un contenuto video piuttosto che un contenuto statico su Facebook e Instagram”.
1. gli utenti mobile consumano più facilmente video rispetto agli utenti desktop
2. le persone apprezzano maggiormente contenuti brevi (tra gli 8 e i 15 secondi)
3. gli utenti sono abituati inconsapevolmente a visualizzare un grande numero di contenuti in fila uno dopo l’altro (binge-watching)
4. lo stesso video su Instagram e su altre piattaforme viene apprezzato molto di più su Instagram
5. tutto quello che è nuovo e in movimento attira maggiormente l’occhio degli utenti
In Italia il consumo di video online nel 2020 avviene per il 73% tramite dispositivi mobili.
Un video su Facebook ha un tasso di coinvolgimento del 7,59%, rispetto al 4,63% di un’immagine statica. Il 77% degli utenti dice di essere stato influenzato nell’acquisto in seguito alla presenza social dell’azienda. Instagram negli ultimi 2 anni ha avuto la maggiore crescita nella conversione all’acquisto con l’utilizzo di video.
Video, social e smartphone sono la nuova trinità della promozione e della vendita.
La comunicazione è cambiata con il video. La pandemia ha messo il piede sull’acceleratore.
Non dobbiamo dimenticare però che fare video è un gran potere, ma comporta anche grandi responsabilità. Bisognerebbe produrre contenuti di qualità per dare il proprio contributo a una visione migliorativa del web (in senso più socio-culturale) e non solo riempitiva. Spesso prevale il bisogno di riempire spazi vuoti, generando l’atteggiamento di voracità a cui il web ci ha abituati. Questa modalità non sempre va di pari passo con una sana ricezione dei contenuti, non fa troppo bene al pianeta e non è detto che migliori la vendita.